Piumino d’oca o piumone?
La domanda può sembrare banale, ma dietro ad una vocale troviamo una differenza abissale fra due prodotti che erroneamente chiamiamo con lo stesso nome…
“i” come PIUMINO
“o” come PIUMONE
Cosa nasconde questa vocale?
La differenza sostanziale tra piumino e piumone sta nel fatto che il secondo sia imbottito di materiali sintetici!
Quindi:
PIUMONE = poliestere anallergico e cotone
Restando in tema piumino, va detto anche che la qualità ed il prezzo variano in base al tipo di piumaggio utilizzato, l’animale di provenienza e la provenienza dell’animale: più sono pregiate le piume e più il piumino è leggero, morbido e prezioso!
Ecco l’ABC sul piumino:
A – Qualità della piuma
Solo oche e anatre forniscono le piume idonee all’utilizzo, facendo una distinzione fra piumino, detto anche fiocco, che è un soffice batuffolo formato da piccole “barbe”, proveniente dal sotto petto dell’oca, in grado di trattenere l’aria, creando così un effetto isolante che consente agli animali di sopportare le escursioni termiche, e piuma, composta invece da uno stelo, detto rachide, da cui dipartono i filamenti.
B – Provenienza della piuma
La provenienza degli animali fa la differenza: anche se il top è costituito dal fiocco di Edredone, un’anatra selvatica Islandese, le cui femmine ricoprono il nido con i fiocchi morbidi del sotto petto per proteggere le uova, che poi vengono raccolti, sterilizzati ed usati.
Gli animali provenienti da allevamenti di paesi freddi (Siberia, Canada, Groenlandia, Europa Nord Orientale) sono fra i migliori e forniscono una piuma folta, soffice e pregiata.
C – Le certificazioni e la tutela degli animali
La piuma, nuova o riciclata, deve essere lavata, sterilizzata e depolverizzata.
Il marchio Nomite riportato sui piumini garantisce che il prodotto sia anallergico e antiacaro.
L’OEKO-TEX® , invece, certifica la non nocività per la salute. Inoltre alcuni produttori di piumini sono membri dell’Associazione dell’industria delle piume e degli articoli da letto (EDFA) che attesta il trattamento adeguato delle oche.
E – I punti di calore (p.c.)
Per punto di calore si intende il grado di calore che il piumino produce e la scala per descrivere questa capacità è:
5 p.c.: molto caldo, perfetto per un clima rigido;
4 p.c.: abbastanza caldo, ideale per l’inverno ed ambienti poco riscaldati;
3 p.c.: medio, per stagione autunnale o camere mediamente riscaldate;
2 p.c.: leggero, per stagioni miti o case molto riscaldate;
1 p.c.: molto leggero, per mezze stagioni o stagione estiva.
D – Tessuto e confezione
Anche rivestimento fa la differenza: l’ideale è che sia di cotone, a trama fitta e compatta in modo tale da impedire la fuoriuscita dei fiocchi e l’insediamento all’interno di acari e polvere, garantendo comunque la traspirabilità. Ottimi anche altri tessuti pregiatissimi come il batista di cotone, la seta e il cashemere.
A quadri fissi, a cassettoni o a canali il confezionamento può essere fatto in vari modi: il primo, non consente alla piuma di spostarsi e quindi la distribuzione del materiale e il calore risultano uniformi; il secondo permette, attraverso distanziatori interni alle cuciture, un’omogenea distribuzione dell’imbottitura nei riquadri, evitando che si creino zone fredde, mentre il terzo, con la sua struttura a canali tubolari verticali, consente al fiocco di espandersi assorbendo aria, creando il giusto isolamento termico.
Riassumendo: fermo restando che ognuno di noi ha esigenze diverse e che quindi ogni scelta è quella giusta, leggerezza, termoregolazione, isolamento termico ed igiene sono la risposta ideale per chi ama un relax all’insegna del benessere, che si traduce nell’alta qualità del PIUMINO con la “i”!